sabato 9 giugno 2012

Sine cura

Non ho mai chiesto la Luna a nessuno.
Ora si, ora la Luna la domando a chiunque.
Perchè se c'è Luna, c'è Notte.  Se c'è Notte non c'è Luce.
Se non c'è Luce, posso rifugiarmi nella tregua di non guardarmi.

Posso sedermi a terra, le ossa non fanno più così male.
Posso fare uno scatto e correre senza svenire.
Lo avessi fatto una settimana fa, sarei collassata a terra.
La tensione della fine della scuola ha fatto si che ieri ed
oggi io ed il Glucosio siamo diventati grandi amici,
ci siamo dedicati a lunghi discorsi.

Preferirei vedermi macerare piuttosto che soffrire così.
Come si spiega una sofferenza così grande? Quali sono le parole migliori per non privare il dolore delle sue lacrime? Non ci sto più in questa pelle, il vento è caldo, il gelo scotta, il caldo gela.
In questo mondo, dove tutto è distorto, dove il Sole splende la notte e la luna il giorno, dove la notte vivi e il giorno muori.
In questo mio mondo dove tutto vale niente, dove il niente è tutto ciò che vorrei.
Dove non è importante vivere ma vivere per sparire, dormire per morire, sognare per piangere.
Scomparire per essere felici.

Non lo reggo più tutto questo, non lo reggo più tutto questo dolore che sembra strapparmi gli organi interni, macellarmi l'anima.
E la gente la deve smetterla di dirmi che ora mi vede troppo magra ma sicuramente meglio, non lo sopporto, vi ucciderei tutti. Dal primo all'ultimo.

Lo capite che anche se non ho il peso di una foglia e la fragilità di uno stecco, se non arrivo ai cinquanta chili quando il mio peso forma è oltre i cinquantacinque, se non riesco a farmi una doccia se non al buio e con una maglietta addosso. Lo capite che soffro ugualmente? Anche se non sto per morire. Ed è proprio il fatto di non essere in costante rischio di vita che mi mette più ansia.
Lo capite che per potermi addormentare io devo riempirmi di cuscini tra una gamba e l'altra? Lo capite che non indosso la metà dei miei vestiti solo per paura che non mi vadano larghi come un tempo? E non dico che mi vadano stretti, dico che ho paura che mi vadano meno larghi.
Diavolo di un Dio e ti bestemmierò finchè potrò proferire parola, perchè? P e r c h è?

Gente che mi fate i complimenti, gente diavolo. Gente, al diavolo la vostra ignoranza, la vostra stramaledetta superficialità! Lo capite che io preferivo morire come volevo io invece che morire dal dolore? Dalla frustrazione? Lo capite cristo che tutto questo è il peggiore tra i gironi dell'inferno?

Mi sento una sepolta viva. Una nata e sepolta.
Otretutto ho voglia di tagliarmi. Perchè ancora? Io ho chiesto aiuto, sono in tre dannati specialisti che mi seguono, e se servon flebo si fan flebo, se serve una chiacchierata si fa una chiacchierata... ma ora... ora dovreste capire che cosa sta succedendo. SOno al limite, limite invalicabile se non con un salto nel vuoto, sono al limite dell'umanamente e disumanamente tollerabile. Fate qualcosa santa miseria, fate qualcosa. Perchè se questa volta ricomincio, non mi lascerò salvare.

Innanzitutto ricomincio a fare di testa mia per quanto concerne l'introito nutrizonale giornaliero. Inutile far qualcosa se poi assieme a questo non c'è un minimo di stramaledettissimo supporto.
Per il 15 Agosto, mi rivoglio con il sondino.
Anche prima se riesco.

Non voglio una bara, non voglio un contenitore idiota con le mie ceneri dentro.
Voglio che mi bruciate assieme a delle calle.


4 commenti:

  1. Dio, quanto ti capisco! La scorsa estate ero arrivata a 33kg per 1.71 e, viste le mie condizioni, non sono tornata a scuola a settembre, bensì verso novembre, con ben 12kg in più. 45kg : tantissimi per me. Ero in una fase di abbuffate e mi odiavo terribilmente... Facevo la doccia solo di sera tardi, senza accendere la luce... Non avevo il coraggio di guardarmi allo specchio e, dal punto di vista psicologico, stavo peggio di prima. La gente continuava a dirmi che mi vedeva meglio ecc e io lo odiavo. Non facevano che ricordarmi che ero ingrassata e in più dimostravano di non aver capito un cazzo. Pesavo di più, è vero, ma non stavo meglio. Stavo di merda. Piangevo ogni giorno, mi tagliavo... Come possono basarsi solo sui chili?
    Sono dimagrita nuovamente. Solo così la gente si accorge di me e della mia sofferenza... Solo così.

    RispondiElimina
  2. Hai le idee chiare e la determinazione delle tue parole non lascia spazio ad un respiro a te estraneo, ma questo non ti farà più male di quanto possano fartene altri, quindi prenditi per mano di nuovo, come solo tu sai fare e prendi atto che chi ti può salvare è immobile, dentro di te e aspetta che tu la vada a cercare, che le rivolga la domanda giusta. Dov'è Jennifer ora? Se ancora parla, nessuno l'ha sepolta, Jennifer non si lascia seppellire vero? Stai reagendo, questa è tutta una spinta reattiva che ti darà una svolta, ma non devi mollare la presa, combatti. Io sono con te. <3

    RispondiElimina
  3. Tesoro,
    il tuo dolore mi travolge come le onde del mare, quando il mare soffre ed impetuoso vuole gridare al mondo il tormento delle sue acque.
    Come quelle acque, urli la tempesta che ti strugge l'animo.Perchè nessuno ascolta, nessuno guarda le lacrime del tuo cuore?
    Sei al limite della tua sofferenza, tra vita e morte, in una terra di confine, in un deserto popolato da dolore dove ogni cosa perde la sua essenza, perfino tu, così meravigliosa.
    Ascoltami stellina...in questo deserto io sono con te, ti sono accanto. Non valicare quel confine verso il nulla eterno, non lasciarti scomparire, non ricominciare ancora per non tornare mai più.
    Prendi la mia mano...stringila con tutta la forza che ti rimane in corpo.
    Stringila tesoro...stai con me, ti prego.
    Ancora per un pò il dolore farà male, ma un giorno fuggiremo insieme da questa terra di lacrime.
    Andremo oltre il confine...verso la vita.
    Non temere.
    Rimani con me...ti stringo con dolcezza <3

    RispondiElimina
  4. sono rimasta senza parole quando ho letto'mi rivoglio col sondino'..perchè
    è stato sempre il mio desiderio..

    io che rifuggo la luce per la libertà della notte..
    e come te aspetto di dormire per sognare lacrime..
    perchè già le lacrime sono una concessione che ci fa il dolore..
    una tregua per esprimere emozioni altrimenti inesprimibili..
    le lacrime come travaso di dolore
    il nostro mezzo di comunicazione più intimo e deleterio..
    uno scambio che ci ravviva consumandoci..


    se vuoi passa da me

    RispondiElimina