"Il tuo progetto si è distinto per contenuti, attualità e fantasia nell'esposizione. Ha ricevuto un punteggio altissimo, 55/60. Il più alto tra tutti gli elaborati ricevuti.
L'Associazione Consiglieri ha ritenuto il tuo progetto tra quelli vincitori. "
Il mio progetto è il primo in Regione.
Ho vinto un viaggio.
Andremo in Parlamento a Bruxelles.
Due su due concorsi vinti.
Ed io mi sento in colpa verso la mia compagna di classe che due su due ne ha persi, lei che è la migliore in classe.
Deduco da queste esperienze che io non so g i o i r e.
Gioire?
Vado a prendere la coca zero e il vocabolario per questo termine...
_un crampo alla pancia_
_"crick" l'anca destra_
_ginocchio che cede_
_non esco_
Stavamo parlando di g i o i a e gioire no?
Chissà come può gioire un'anziana.
Perchè ormai, sono vecchia. Dentro.
Mi faccio un te caldo. Brindiamo.
Due occhi color Ardesia, dei capelli corti quasi mascolini, eleganti, puliti. Due perle a confinare il volto sempre cereo. La sensazione di occupare sempre troppo spazio, l'anomia che regna incontrastata tra i miei visceri. La sensazione di essere sempre sbagliata nel posto sbagliato o ben che vada, sbagliata nel posto giusto.
giovedì 29 marzo 2012
mercoledì 28 marzo 2012
Non ho più parole.
Tu che ti sei demineralizzato quando io avevo solo 12 anni.
Tu che hai retto con l'aiuto dei dottori, tu che fino a poche ore fa eri li, con me.
Tu che hai sopportato i succhi gastrici mentre ti maltrattavano,
Tu che hai sopportato le millemila carenze alimentari.
Mi dispiace saperti scivolato nel mio esofago.
L'utile è che.. comunque sarai fonte di calcio.
Il tuo è un sacrificio in nome del funzionamento generale.
L'osteoporosi vince.
Ciao Dente.
E' una giornata difficile.
Mi si è rotto un dente mangiando uno yogurt.
Non si vede ma io lo so e.. Mi vergogno.
Mi sento come se fossi arrampicata su un albero altissimo, se provassi a scendere mi schianterei al suolo e se rimanessi arrampicata... morirei comunque.
Tu che hai retto con l'aiuto dei dottori, tu che fino a poche ore fa eri li, con me.
Tu che hai sopportato i succhi gastrici mentre ti maltrattavano,
Tu che hai sopportato le millemila carenze alimentari.
Mi dispiace saperti scivolato nel mio esofago.
L'utile è che.. comunque sarai fonte di calcio.
Il tuo è un sacrificio in nome del funzionamento generale.
L'osteoporosi vince.
Ciao Dente.
E' una giornata difficile.
Mi si è rotto un dente mangiando uno yogurt.
Non si vede ma io lo so e.. Mi vergogno.
Mi sento come se fossi arrampicata su un albero altissimo, se provassi a scendere mi schianterei al suolo e se rimanessi arrampicata... morirei comunque.
E' tutto nero.
N e r o.
venerdì 23 marzo 2012
Sviluppi
Ho lasciato la terapia.
Ora sono realmente sola e allo sbando
Sto sviluppando i negativi dei miei ricordi, riaffiorano ed hanno colori sfocati.
Colori soffocati.
La mia vita non ha colore da molto molto tempo
Forse i colori non esistono proprio.
mercoledì 14 marzo 2012
Non esisto.
I passi mentre cammino.
Gli scalini per salire
Le mattonelle nel vialetto
Le volte che mastico un boccone.
Le fettine in cui divido un pomodoro.
I quadratini in cui divido le fettine.
La vasche in piscina.
Le bracciate in una vasca.
I voti a scuola.
Le mie gambe.
La mia altezza.
Il mio peso.
Il mio seno.
Io non ce la faccio più a contare.
Non ce la faccio più a pesare il mio dolore,
un dolore che peraltro un peso non ce lo ha.
Non ce la faccio più a vivere in base al rendimento,
a crollare in un mare di doloroso cibo al primo voto "non accettato".
Alla prima osservazione che mi ferisce.
Sono immersa in questo mondo parallelo, ovattato... astratto.
E tornare a percepire la realtà mi distrugge.
Sconfiggere l'anestesia è ora impensabile...
il dolore mi assalirebbe e come dice la psicologa "mi lancerei da un ponte".
E' vero.
Gli scalini per salire
Le mattonelle nel vialetto
Le volte che mastico un boccone.
Le fettine in cui divido un pomodoro.
I quadratini in cui divido le fettine.
La vasche in piscina.
Le bracciate in una vasca.
I voti a scuola.
Le mie gambe.
La mia altezza.
Il mio peso.
Il mio seno.
Io non ce la faccio più a contare.
Non ce la faccio più a pesare il mio dolore,
un dolore che peraltro un peso non ce lo ha.
Non ce la faccio più a vivere in base al rendimento,
a crollare in un mare di doloroso cibo al primo voto "non accettato".
Alla prima osservazione che mi ferisce.
Sono immersa in questo mondo parallelo, ovattato... astratto.
E tornare a percepire la realtà mi distrugge.
Sconfiggere l'anestesia è ora impensabile...
il dolore mi assalirebbe e come dice la psicologa "mi lancerei da un ponte".
E' vero.
giovedì 1 marzo 2012
And so ?
E' tutto così monotono, piatto e logorante.
Io non parlerò più. Non voglio più parlare.
La depressione che mi sta avvolgendo è qualcosa di straziante, piango piango sempre.
A scuola non procede più benissimo, mi sto lasciando andare.
Ieri ero ad una premiazione per un concorso letterario... erano tutti felici.
Mia madre, la vicepreside, la professoressa di Lettere.
Siamo stati premiati da niente meno che la Preside della Facoltà Di Lettere e Filosofia e il Direttore del giornale del quotidiano della nostra zona. Ci hanno definiti "talenti".
Subito dopo la premiazione sono andata a spedire un progetto fatto per un altro concorso.
Chissà.
-Magari quel viaggio lo vinco-
-Non dire eresie, non ce la farai!-
Mi sto regalando il peggio.
Il peggiore augurio e la peggior vita.
Almeno qualcosa nella mia vita riesce, mi sto rovinando.
Mi sento più vuota e persa che mai.
Non sento nulla dentro.
Il cuore è spento la mente invece... sovraccarica.
Io non parlerò più. Non voglio più parlare.
La depressione che mi sta avvolgendo è qualcosa di straziante, piango piango sempre.
A scuola non procede più benissimo, mi sto lasciando andare.
Ieri ero ad una premiazione per un concorso letterario... erano tutti felici.
Mia madre, la vicepreside, la professoressa di Lettere.
Siamo stati premiati da niente meno che la Preside della Facoltà Di Lettere e Filosofia e il Direttore del giornale del quotidiano della nostra zona. Ci hanno definiti "talenti".
Subito dopo la premiazione sono andata a spedire un progetto fatto per un altro concorso.
Chissà.
-Magari quel viaggio lo vinco-
-Non dire eresie, non ce la farai!-
Mi sto regalando il peggio.
Il peggiore augurio e la peggior vita.
Almeno qualcosa nella mia vita riesce, mi sto rovinando.
Mi sento più vuota e persa che mai.
Non sento nulla dentro.
Il cuore è spento la mente invece... sovraccarica.
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