giovedì 21 giugno 2012

IL CIELO CAPOVOLTO

Ritorno dal silenzio senza parlare di me. Non ritorno quindi, resto nel silenzio.


Volevo parlarvi di un libro, 122 pagine divorate in poche ore.

"Il Cielo Capovolto" di Antonella Gatti Bardelli

La bambina perfetta, la prima della classe, la prima sul palcoscenico. Mentre balla, la sua inesistenza va in scena. Persa dietro abbracci vuoti, apparenza. Vuota in mezzo al vuoto.
Controtono nell'equilibrio. Ingoia, ingoia il nulla, ingoia il pianto, il vuoto.
Ingoia il vuoto e vive per un applauso, rivive nei sorrisi altrui.
Rivive per gli altri, ma Antonella dov'è? Scopritela, raccoglietela sull'asfalto, toglietele dalle mani quei coltelli.
Antonella, l'ho raccolta nel suo libro, le ho voluto bene quando me lo ha regalato.
Senza sapere, che amo i libri, che vivo nei libri, che vivo nell scrivere.
Che taccio i miei silenzi consumando pagine di vita. Oltre che me stessa.

Ve lo consiglio, è un libro straziante, crudo ed elegante. Nei toni, nei passaggi.
L'ho amato dal suo incipit.


Tenetelo con grazia, il Cielo di Antonella.



L'ho letto In una di quelle notti in cui non ti senti normale, non ti senti te stessa.
Una notte in cui la nicotina aveva rapito la coscienza, l'incoscienza m'accompagnava.
Mi teneva compagnia. Una di quelle notti in cui ti senti sola, vorresti piangere ma non sei più capace di partorire lacrime da un grembo oramai prosciugato, asciutto, stanco.
Ossa maciullate dall'osteoporosi. Denti corrosi. Smagliature d'altalena di peso.
Chisenefregano? Devo viverci io rinchiusa in questo schifo.
Buona vita lucine,
io alla mia non ci tengo più.

domenica 10 giugno 2012

Too dead to die

Mi sento un ippopotamo. Vuote sono le mie parole come vuoto è il mio cuore. Non riesco a dire nulla, se non ad esprimere il desiderio che qualcuno mi buchi con mille aghi così da sgonfiarmi. Muorimi davanti agli occhi J.

sabato 9 giugno 2012

Altre 11 domande...

Le domande di Liliham:
1- Che cosa tieni sulla tua scrivania?
Le cuffie dell'iPod, un libro ed una penna con un blocco di carta per scrivere.
Adoro le penne e la carta.
2- Che tipo di vestiti indossi?
Dipende da come sto, dipende quanto devo fingere. Tendo all'elrgantino e classico, ballerina, camicia e jeans.
3- Che filosofia o religione segui?
Non so se ha un nome, semplicemente la mia. Il fare del bene quando possibile, il regalare un sorriso se possibile. Ai bambini no, non mi piacciono. Adoro gli anziani.
4- Quale sport estremo vorresti fare?
Vorrei iniziare a fare lanci con il paracadute se potessi
5- Come sogni il tuo matrimonio?
Non lo sogno, non l'ho mai sOgnato. Non credo nel matrimonio, quanto forse in una convivenza...
6- Come vedi la tua vita da anziano? In una casa di riposo servito e riverito o sempre in viaggio a godersi luoghi mai visti prima?
La immagino come l'età in cui potrò dedicarmi ai viaggi, alla scoperta di quella cultura ce ho sempre amato:la cultura orientale. La immagino attiva dal punto di vista lavorativo, non mi piace l'idea della pensione, quanto di poter continuare a fare il mio lavoro, accudendo i miei pazienti e dedicarono al loro reintegro nella società.
7- Il libro più bello che tu abbia mai letto?
La solitudine dei numeri primi è il mio libro preferito...
8- La cosa che più ti piace di te stessa? Gli occhi. Per quanto io li odi, perché non riescono a mentire..
9- Il film che più ti rappresenta?
Prendimi l'anima
10- Un piatto che non consiglieresti mai a nessuno?
Il cotechino con la brovada
11- Perchè tieni questo blog? Per poter convincere me stessa che posso scrivere in un luogo che non sia la carta, oltre al fatto di avere questo blog e tenerlo come un piccolo antro in cui rifugiarmi. ...

Awakings

Oggi ho bisogno di scrivere.
Capisco se non mi seguirete più, inizia il delirio estivo.
La scuola è finita e posso comcedermi il lusso di stare bene.
Bene e f f i m e r o, utopistico ...
Ma così idilliaco da non farsi abbandonare.
Prendo l'auto, un'ora di strada. -Ciao cena-
Solo colazione e pranzo. A cena si va a correre.
Spero la mia migliore amai resterà affianco a me, pur non vedendomi. Saró troppo impegnata, avrò troppo da fare. Avrò troppo da fare per distruggermi. -Ciao Vita, ciao speranza-
Mi concederò di sopravvivere dove la speranza non è d'obbligo.

Sine cura

Non ho mai chiesto la Luna a nessuno.
Ora si, ora la Luna la domando a chiunque.
Perchè se c'è Luna, c'è Notte.  Se c'è Notte non c'è Luce.
Se non c'è Luce, posso rifugiarmi nella tregua di non guardarmi.

Posso sedermi a terra, le ossa non fanno più così male.
Posso fare uno scatto e correre senza svenire.
Lo avessi fatto una settimana fa, sarei collassata a terra.
La tensione della fine della scuola ha fatto si che ieri ed
oggi io ed il Glucosio siamo diventati grandi amici,
ci siamo dedicati a lunghi discorsi.

Preferirei vedermi macerare piuttosto che soffrire così.
Come si spiega una sofferenza così grande? Quali sono le parole migliori per non privare il dolore delle sue lacrime? Non ci sto più in questa pelle, il vento è caldo, il gelo scotta, il caldo gela.
In questo mondo, dove tutto è distorto, dove il Sole splende la notte e la luna il giorno, dove la notte vivi e il giorno muori.
In questo mio mondo dove tutto vale niente, dove il niente è tutto ciò che vorrei.
Dove non è importante vivere ma vivere per sparire, dormire per morire, sognare per piangere.
Scomparire per essere felici.

Non lo reggo più tutto questo, non lo reggo più tutto questo dolore che sembra strapparmi gli organi interni, macellarmi l'anima.
E la gente la deve smetterla di dirmi che ora mi vede troppo magra ma sicuramente meglio, non lo sopporto, vi ucciderei tutti. Dal primo all'ultimo.

Lo capite che anche se non ho il peso di una foglia e la fragilità di uno stecco, se non arrivo ai cinquanta chili quando il mio peso forma è oltre i cinquantacinque, se non riesco a farmi una doccia se non al buio e con una maglietta addosso. Lo capite che soffro ugualmente? Anche se non sto per morire. Ed è proprio il fatto di non essere in costante rischio di vita che mi mette più ansia.
Lo capite che per potermi addormentare io devo riempirmi di cuscini tra una gamba e l'altra? Lo capite che non indosso la metà dei miei vestiti solo per paura che non mi vadano larghi come un tempo? E non dico che mi vadano stretti, dico che ho paura che mi vadano meno larghi.
Diavolo di un Dio e ti bestemmierò finchè potrò proferire parola, perchè? P e r c h è?

Gente che mi fate i complimenti, gente diavolo. Gente, al diavolo la vostra ignoranza, la vostra stramaledetta superficialità! Lo capite che io preferivo morire come volevo io invece che morire dal dolore? Dalla frustrazione? Lo capite cristo che tutto questo è il peggiore tra i gironi dell'inferno?

Mi sento una sepolta viva. Una nata e sepolta.
Otretutto ho voglia di tagliarmi. Perchè ancora? Io ho chiesto aiuto, sono in tre dannati specialisti che mi seguono, e se servon flebo si fan flebo, se serve una chiacchierata si fa una chiacchierata... ma ora... ora dovreste capire che cosa sta succedendo. SOno al limite, limite invalicabile se non con un salto nel vuoto, sono al limite dell'umanamente e disumanamente tollerabile. Fate qualcosa santa miseria, fate qualcosa. Perchè se questa volta ricomincio, non mi lascerò salvare.

Innanzitutto ricomincio a fare di testa mia per quanto concerne l'introito nutrizonale giornaliero. Inutile far qualcosa se poi assieme a questo non c'è un minimo di stramaledettissimo supporto.
Per il 15 Agosto, mi rivoglio con il sondino.
Anche prima se riesco.

Non voglio una bara, non voglio un contenitore idiota con le mie ceneri dentro.
Voglio che mi bruciate assieme a delle calle.


giovedì 7 giugno 2012

Giochiamo con due giochini, ridiamo come bambini.

Un lungo post.
Inizierò con le 7 cose su di me, finalmente.
Scusandomi con Dony per aver aspettato tanto.
Ed in seguito il giochino delle 11 cose, ci ho preso gusto.

Di me parlerò in un altro post, ho le mani legate ed il cuore in ipotermia.
Lo stomaco in corrosione e gli occhi color sangue.

LE 7 COSE SU DI ME:

•Ricordo l'asilo tramite una sola ed esclusiva immagine: me e la maestra in mensa.
Adoravo quella maestra, i suoi abbracci eppure, non volevo mai mangiare. Rimanevamo io e lei sole in un incubo di silenzio, una mensa fredda, ogni millesimo di secondo sempre più fredda. Non la odia mai nonostante la costrizione, ancor'oggi prendo il treno e la vado a trovare talvolta. Lei è una pittrice, ha smesso di fare la maestra, ora lavora a Venezia, la magia della sua dolcezza la trasportata tutta d'un fiato in ciò che dipinge. Ricordo le mie ricreazioni passate con lei, i pennelli e le tele... non ero certo una pittrice provetta, ma io disegnavo le mie foglie, disegnavo primavere ed autunni che sognavo.Famiglie che immaginavo. Disegnai mio padre... disegnai un fantasma. Ma questo è un'altro argomento!

•Avevo otto anni e la casa dei nonni era il più bel parcogiochi in cui io potessi rifugiarmi. Ricordo la sedia a dondolo vicino al caminetto, proprio come nelle fiabe più belle. RIcordo il ciliegio sul quale mi arrampicavo per ore creando non poca apprensione alla nonna che invano tentava di farmi scendere. Il gatto, quel meraviglioso certosino con il quale passavo ore ed ore. Il terreno della casa, ai lati era attraversato da due fossati, uno, sul lato destro della casa vedeva al suo principio un salice piangente; i suoi rami sfioravano l'acqua ed io, legavo le mie barchette di carta tra loro vedendo quale vincesse... partivano tutte da quei rami tristi fino ad affondare quando la carta cedeva... La casa è venduta ora, gli ettari di terreno attorno, pieni di alberi da frutta, piscina, vigneti... tutto distrutto. Distrutto perchè finito nelle mani di persone che quella casa non l'amano, ma la maltrattano. Un giorno, se mai diventerò un medico, spero di avere la possibilità di riavere quella casa... e di ritornarla ai miei nonni.

Mi è già difficile trovare una terza cosa...


•Sin da piccola, mi insegnarono a non mangiare nulla con le mani. Il pollo, la pizza, la frutta.
Mio nonno voleva così, lui l'arancia la sbucciava con forchetta e coltello. Mia madre lo seguiva.
Mio padre controcorrente, pretendeva che io mangiassi con le mani... fu uno schock quando mi prese la mano e mi fece impugnare il pollo.
Lo so, è sempre cibo e non voglio parlare solo di quello... ma... faccio troppa difficoltà a ricordare, cercare, scavare.

•Ricordo alla perfezione il mio cane, Dafne. Era uno Yorkshire Terrier di 2,8 kg. Era il mio amore. Era, così come scrissi il 24 Aprile 2003 sul mio diario "l'unica persona che mi teneva compagnia quando ero triste, l'unica persona che faceva colazione assieme a me, l'unica persona che dava i baci alle mie lacrime". Era, appunto. Quel giorno, non ebbi la possibilità di salutarla.

•I miei pattini, adoravo qualsiasi sport fosse veloce. A 3 anni mi misero per la prima volta sui pattini a 4 ruote, ero una piccola scheggia che correva nel cortile. A 6 anni mi misero sui pattini in linea. Non smisi più, ancora oggi nei giorni in cui ho bisogno del solo vento che accarezzi il mio viso prendo i pattini, vado con la macchina fino in cima ad un monte non molto alto nel mio paese e ... mi lancio giù. Dio solo sa, anzi no, lui non esiste... chi mi ha mantenuto viva in tutte queste mie discese...

•Amo l'arte in tutte le sue forme. La musica, la scrittura, i dipinti. Tra i miei pittori preferiti vi sono Oskar Kokoschka, Egon Schiele e Magritte. La musica, in tutte le sue forme, dalla classica, al latino americano, al rock. Mi sono un pizzico indigeste la musica TunzTunzParapapunz e quella Country.
La scrittura, beh, é la mia vita. Ho sempre un libro in borsa, carta e penna... può succedere che guardando fuori dal finestrino io pensi chissà quale cosa ed inizi a scrivere poesie.

•In ultimo... beh, quella che sono ora. Caratterialmente parlando naturalmente. Sono molto determinata, decisa quanto insicura e titubante. Strano no? Sono una cosa ed il suo esatto opposto. VIvo in un distinguo d'emozioni a seconda che io debba avere a che fare con me o con gli altri. Verso gli altri sono accondiscendente, altruista, realista, educata, tenera, paziente quanto intollerante ed intransigente su certe cose come ad esempio la sincerità, la puntualità e l'ipocrisia. Odio i giovani che non rispettano gli anziani, li prenderei a schiaffi quando sull'autobus nemmeno accennano a spostarsi.
Per quanto riguarda i bambini... beh, non mi piacciono. Mi irritano, non riesco ad instaurare un rapporto, a tenerli vicino a me con dolcezza. Sono fredda e severa.

ED ORA LE
COSE CHE MI PIACCIONO:
•Ascoltare musica al massimo volume in auto mentre guido in autostrada
•Il "Capo in B", è un tipo di caffè che da noi ha questo nome. Una sottospecie di macchiato con poco  latte e tanta schiumetta in bicchiere di vetro.
•Il mare. D'inverno o estate che sia, lo amo.
•I cani
•Disegnare e lavorare con la grafica
•Studiare
•Fotografare
•Le auto (maggiolone) e le moto (La Ducati Diavel <3 )
• Fare viaggi in treno ed aereo
•Il moto GP
•La tecnologia: iMac, IPad, Iphone,Ipod ... Della Mela naturalmente <3

LE RISPOSTE ALLE
DOMANDE

1- Cosa farai da grande?
Se mai dovessi riuscire a passare il test d'ammissione a Medicina l'anno prossimo, spero di diventare una Psichiatra, perchè quello che mi hanno donato a livello di emozioni alcunimalati psichiatrici gravi che ho incontrato... non sono paragonabili davvero a tutto l'oro del mondo.

2- Come immagini il tuo futuro tra 20 anni?
Tra vent'anni, mi immagino in due figure completamente distinte tra loro. Ma do voce a quella sana... e quindi, mi immagino assieme ai miei pazienti, mentre riesco a donar loro un barlume di vita. Mi immagino in un mio piccolo attico nella mia città, immagino l'arredamento interno. Mi immagino distratta in molti viaggi e conferenze, aggiornamenti... mi immagino una me che forse vivrà.

3- Quale è il tuo sogno nel cassetto?
Ahimè è ciò che spero di fare da grande. Il Medico Psichiatra.
Tralasciando questo, sogno non solo di aver abbandonato la malattia ma di non ricordarla proprio più.

4- Quale è stata la gita scolastica piu' divertente a cui hai preso parte?
Non ci sono mai voluta andare... Ahimè.

5- Quale è stata la tua vacanza indimenticabile?
Mahdia, in Tunisia. E' stata l'unica estate in cui sono stata bene. Me la sono goduta fino all'ultimo istante.Ho provato di tutto, paracadute, nel deserto con i quad...di tutto.
E mi piaceva.

6- Quale è stato il momento piu' romantico che hai vissuto con un ragazzo?
Era il 2008 ed avevo preso la mia prima cotta. Avevo 16 anni e la vigilia di Natale, abbracciati sotto la neve che lenta scendeva mi persi nell'abbraccio di quel ragazzo ventiquattrenne altissimo...

7- Quale piatto preferisci cucinare, se non per te stessa, per gli altri?
Per gli altri... Il risotto con le pere e noci !!

8- Chi è la persona della tua famiglia a cui ti senti piu' legata?
.... Beh, difficile.
Credo a mia madre, o forse mio padre, o forse nessuno dei due.. e se invece fossi legata ad entrambi?
Non lo so.

9- Se fossi costretta a vivere per un lungo periodo su un'isola deserta, ma avessi la possibilita' di portare con te un solo unico oggetto, a cosa non rinunceresti?
Alla macchina fotografica credo... anche se, rinunciare a carta penna e sigarette sarebbe difficilissimo!

10- Quale è il tuo modo piu' banale di volerti bene?
Concedermi la tregua della scrittura o del disegno...
Tagliarmi i capelli quando ne sento il bisogno..emotivo naturalmente!

11- E tu, a chi la daresti una bella testata sul setto nasale?Alla mia psichiatra.

Ed Ora le 11 Domande da passare ad altri Blog:
•Acqua o fuoco? Perchè ?
•Qual'è la domanda a cui pensi non riuscirai mai a trovare risposta?
•Preferiresti cancellare ogni ricordo e ripartire da zero o provare ad elaborare la sofferenza?
•Qual'era la materia preferita delle superiori?
•Qual'è l'oggetto simbolo della tua infanzia?
•Hai un portafortuna?
•Credi in Dio?
•Hai mai odiato a tal punto qualcuno da augurargli il male?
•Se dovessi disegnare un albero, sarebbe con o senza radici?
•Se ti offrissero la possibilità di andare sulla Luna, accetteresti?
•Qual'è il tuo fiore preferito?

Queste domande sono per:
Dony

Freeliliham
VIctoria
Lia
Lara
SleepLessNess
Thanaa
Broken HeartAlice
ElizabethDichiaratamente pro vita






domenica 3 giugno 2012

Chef

Le scapole bucano la pelle, le costole imprecano attenzione.
I polsi guadagnano leggerezza. Le cosce no, esprimono "salute".
Le gambe vigorose bramano chilometri. La testa impone di fermarmi, il cuore domanda tregua.

-Torta al cocco con glassa al cacao, barchette di pere e cioccolato, spiedini di anguria ciliegie ananas e melone. Cannelloni con zucchine e gamberoni, branzino al sale con patate ricolme d'olio e rosmarino. Risotto con asparagi e petto di pollo al limone-


Ecco che cos'ho fatto oggi.
Buon appetito mamma! Io ho bevuto una tisana al finocchio, litri di caffè e dieci ciliegie.
Mi fa male il cuore. Piango. Forse questo è un incubo, magari addormentandomi mi sveglio.