martedì 10 aprile 2012

Tumbalalaika qui e la.

Credo di aver perso il segnale.
Il segnale che la Terra usava per tenermi legata, con le sue onde a quello che è il comune vivere.
Viaggio su confini paralleli, un piedi qui ed uno al di là del concesso. Vivo se così si può dire, spingendo sempre il piede sull'acceleratore, voltandomi pur di non guardare, correndo pur di non sentirmi.Sto facendo l'impossibile pur di non fermarmi e percepirmi. Corri corri corri che tanto ti schianti e lo sai.Arriverà il giorno in cui i tuoi elettroliti ti ritorneranno tutte le angherie subite, in cui non faranno da complici a questo massacro. Arriverà il giorno in cui non accetterai più un sondino.O forse, arriverà il giorno in cui nessuno vedrà che sei divelta a terra senza vita. Nessuno avrà ascoltato, visto percepito i tuoi elettroliti che stanchi facevano i bagagli, decidendo così la tua morte.Arriverà forse il giorno in cui non ti vorranno più nutrire con una sonda... arriverà quel giorno. Sei cosciente.

V e n t'a n n i tra poco meno di una settimana. E forse non so più utilizzare un coltello. Una forchetta di normali dimensioni. Tanto vale che ricomincio a mangiare con il cucchiaino storto dei piccini.
Eh si, perchè tanto è li che vorrei tornare.  Forse privare me stessa della responsabilità di mangiare è l'unico modo di "affievolire" il carico. Lo dicono sempre che il sondino è come dare man forte al mio disagio, ahimè deontologicamente parlando se io non apro la bocca non possono lasciarmi li. GIochi infimi, ma sono malata no?  Sono così cocciutamente intelligente e malata, testarda e masochista, arida e nefasta che la psicologa ha bisogno della "Balia" per sopportarmi. Venerdì la new entry.

La nuova psichiatra. Psicologa o quel che sia. Mi auguro sia capace e sopratutto dotata di un bello spessore, perchè non avrò pietà. E' bene che lo sappia. Sono stanca di tutte le loro arie da sapienti in materia, quando me li mangio con un boccone. Arriverà il momento in cui capiranno che io...sono così.
Non sono nata malata, chiaramente. Sono nata in un ambiente che mi ha portato ad ergere questo muro davanti ad un mondo così ricolmo di ignoranti, di finti saggi e stolti sapienti. Un ambiente in cui se hai qualcosa dentro soffri incolpandoti di non essere stupido come gli altri. E non parlo di voti a scuola, qui è un altro piano. Ciò che uno ha dentro, perchè oggi il fatto di avere qualcosa è come essere segnati alla discriminazione. Di ogni genere.

Ad oggi mi domando, come e perchè nei miei momenti più bui io raggiunga quella simbiosi con i miei sentimenti tale da riuscire a scrivere cose che da "savia" non potrei. Mi domando come io riesca a disegnare cose così ricolme di significato, mentre in giorni di sole come questi, in cui fingo spudoratamente anche con il letto che mi accoglie la notte...io sia piatta.
Per vivere mi appiattisco, per convivere con i miei coetanei sorrido, si certo... ma quello non mi appartiene. Io sono quella cupa che scrive poesie sulla panchina del lungomare mentre non c'è nessuno oltre la nebbia. Sono quella rinchiusa nella camera con fogli e carboncino, finestre tappate ed ossigeno rarefatto. Soffro e creo quella giusta situazione di omeostasi tra me stessa ed il mondo, faccio entrare un po' di lui ed in lui trasferisco un po' di me.

DIfficile da comprendere per chi nutre e soddisfa le sue vacanze vincendo vacanze raggiuungendo gli obiettivi delle case farmaceutiche. Non dico che i farmaci siano dannosi, li ritengo necessari spesso. Ma perchè appiattirmi? Perchè placarmi? Perchè nutrirmi? Perchè addormentarmi? Perchè stabilizzarmi? Perchè dovete farvi le vacanze appiattendo quello che è il mio viaggio? Io il mio viaggio lo compio con i crampi, gli svenimenti, le lacrime, il panico, con carta e penna. Finto buonismo. Lungi da me la presa di posizione antipsichiatrica. Perchè non lasciarmi nel mio antro metafisico?Ne muoiono tante. Io della morte non ho paura, ci gioco giorno e notte, a volte più a volte meno e fino ad ora nonostante tutto, il lietofine tanto agognato non c'è mai stato. Perchè costringere una persona a restare? MI hanno messa al mondo, con in tasca un biglietto di sola andata con destinazione "IL Mondo" ora sono cresciuta, ed ho risparmiato abbastanza.
Voglio il biglietto di ritorno. Lo esigo.



E' un post abbastanza psicotico, mi scuso. Ma mi urtavano profondamente gli spazi e le righe interrotte a metà, tre quarti o quelchesia.

2 commenti:

  1. Buonasera Jennifer di riso e fiele, il tuo compleanno si avvicina e tu rinasci, ad ogni anniversario nasce un nuovo piccolo pezzo di te nelle tue interiorità.
    *Benvenuta tra i miei lettori* <3

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    1. Ti ringrazio per l'augurio, non tanto per la ricorrenza quanto per la rinascita. L'anniversario, il mio. L'essere protagonista mi destabilizza.

      (P.S. Non riesco a visualizzare il tuo blog, sono forse io con la mente all'età della pietra o è così complicato?)

      Onorata del tuo delicato passaggio.

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